La concentrazione del programmatore

Spesso un programmatore si trova costretto a elaborare concetti astratti che, fino a quando non vengono imbrigliati in un po’ di codice, esistono solo nella sua mente. Ed a volte basta una piccola distrazione per mandare in fumo tutto quello che avevamo immaginato. Per questo non e’ raro che i programmatori preferiscano lavorare di notte, quando sono ragionevolmente sicuri di ridurre al minimo le probabilita’ di essere interrotti.

E’ vero’ che esistono molti strumenti e metodi che aiutano nella realizzazione e nella manutenzione dei nostri progetti come unit testing, code versioning, continuous delivery, la gestione automatizzata delle dipendenze e via discorrendo, ma e’ anche vero, specialmente in fase di progettazione, che queste tecniche possono arrivare a rappresentare addirittura un problema in piu’ di cui tenere conto.

Come fare a spiegare la questione ai nostri colleghi/capi/amici/fidanzata? dopo un po’ di peregrinazioni su internet ho finalmetne trovato la risposta su questo sito.

Prendiamo la nostra “vittima”, apriamo un qualunque editor di testo a tutta pagina e chiediamogli di scrivere una decina di numeri a caso di tre o quattro cifre. Fatto questo chiediamogli di effettuare a mente la somma dei numeri che ha scritto. Puo’ fare cio’ che vuole per raggiungere lo scopo, ma non puo’ scrivere o appuntare niente da nessuna parte fino a che non avra’ dichiarato il risultato della somma.

E’ fuori di dubbio che con la dovuta costanza riuscira’ nell’ impresa, ma a questo punto entra in gioco la variante “distrazione“. Ogni tanto dovremo interromprere il suo “lavoro”, anche solo per chiedergli come sta andando.

Per porre fine alla sitauzione e andare finalmente a prendersi un caffe’, potremmo chiedergli il numero di telefono di qualcuno e, se non vorra’ leggercelo per non perdere la concentrazione, potremo chiedergli di confermaci quello che abbiamo noi, avendo cura di scandire bene ogni cifra del numero di telefono in questione.